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Versailles, la meravigliosa tenuta reale

La mia seconda volta a Parigi ma, a differenza del primo breve viaggio, questa volta ho avuto il tempo di visitare la reggia di Versailles. Una tappa, anzi un’intera giornata qui era da tempo in cima alla lista di cose da vedere nella capitale francese. 

Dopo un breve viaggio sul treno RER C di 25-30 minuti, in direzione Versailles Chateau- Rive Gauche, si esce dalla piccola stazione ed è davvero facile seguire le numerose indicazioni che vi porteranno all’ingresso principale del castello. Sicuramente vi ritrovate circondati da numerosi turisti che non attendono altro che svoltare l’angolo e avvistare in lontananza la famosa reggia. Con 5 minuti di passeggiata, siete arrivati. Lo vedete dapprima in lontananza, non rendendovi conto della sua reale dimensione poiché il palazzo si rivela a poco a poco. Subito si notano i suoi dettagli dorati, le punte del cancello esterno, l’intero cancello principale e le decorazioni del tetto. 

The golden gate
Entrance

Ecco, quello è l’esatto momento in cui vi innamorate di Versailles. Il momento in cui apprezzate tutti i suoni numerosi dettagli e quelle piccole cose che lo rendono un meraviglioso capolavoro. Una volta al suo cospetto ci si rende davvero conto di quanto impegno e quanto lavoro ci è voluto per creare l’edificio e dargli questo senso di regalità, maestà e opulenza richiesti dalle corti europee dell’epoca, tuttora vivide e tangibili. Aspettate però di entrare, prima di rimanere a bocca aperta. 

Non esiste un singolo puntino lasciato vuoto. Muri di marmo verde e borgogna, porte incise bianche e d’oro, finestre che sembrano incorniciare perfettamente il panorama dei giardini. La vita a Versailles dev’essere stata meravigliosa, circondati da tanta bellezza. Camminando nelle sue numerose stanze, ci si può immaginare la regina Maria Antonietta vagare con i suoi ampi abiti, il Re Sole che si sveglia alla mattina e dal suo opulento letto ammira il suo reame, un ballo con tutta la nobiltà europea accompagnato da splendida musica. 

Queen Room, details
Marble wall and painted ceiling, details

Il mio obiettivo principale però era la visita della sala degli specchi, un capolavoro di arte e bellezza e devo dire che l’unico aspetto deludente sarà l’enorme quantità di persone che non permettono di ammirare il salone in tutta la sua meraviglia. Circondata da specchi con cornici dorate e statue d’oro, illuminata da lampadari in cristallo che scendono da un soffitto dipinto è davvero il punto forte del palazzo. 

Hall of Mirrors
Hall of Mirrors, details

Il secondo protagonista della nostra storia è il giardino. Meglio, i giardini anche se chiamarli così è molto riduttivo. Un regno infinito di prati verdi, piante, fiori dove la natura è la vera regina del reame. Gli occhi non riescono a vedere la fine di questi giardini francesi abbelliti da statue e splendide fontane ancora perfettamente funzionanti. L’unica cosa da fare qui è esplorare, esplorare, esplorare. 

Vi consiglio di noleggiare una golf cart oppure una bicicletta perché, dopo la visita del palazzo, non c’è tempo a sufficienza per girare i giardini a piedi, soprattutto vista la loro vastità. Ci sono numerosi punti di noleggio appena lasciato il palazzo, considerate il costo extra rispetto al biglietto di ingresso. 

La visita a Versailles include anche il dominio di Maria Antonietta, con il palazzo del Petit Trianon, dove preferiva trascorrere il suo tempo e il villaggio della regina, dove poteva godere di una vita più semplice di quella di palazzo. Il palazzo del Grand Trianon, sempre incluso, è invece uno dei luoghi prediletti da Napoleone e re Luigi XIV. 

Gardens
Gardens

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